Flora e vegetazione del Salento: L’edera – Corriere Salentino

Notissima pianta legnosa, rampicante e sempreverde. Vive sui muretti e sui tronchi degli alberi ricoprendoli di rami colmi di foglie lucenti, verde scuro e dalle forme variabili.

L’antico termine latino “Hedera” indicava proprio questa specie, famosa perché con le sue fronde si decorava il tirso di Dioniso, il bastone rituale che era sormontato da una pigna ed attorno ad esso erano avviluppati edera e vite. Si diceva che fosse cara a Dioniso, perchè con le sue foglie gli aveva fatto ombra quand’era bambino.

Flora e vegetazione del Salento: L’edera - Corriere Salentino
Foto Giulio Rugge

Tale termine sembra abbia origine da adhær-ĕo, -es, adh-æsi, -æsum, -ēre verbo che significava stare attaccato, mentre l’epiteto”helix”, è l’altro sostantivo latino (hĕl-ix, -icis) con cui veniva indicata l’edera, e che trae origine dal greco έλιζ (helix), che significa spirale, elica, proprio perché l’edera si attorciglia attorno agli elementi ai quali si aggrappa.

Pianta nobile, con l’edera si incoronavano i capi dei poeti, cresce nei boschi e nei luoghi ombrosi, nel Salento si può ritrovare nelle leccete. Le sue foglie sono persistenti, sempreverdi, lucide, di colore verde intenso e con nervature più chiare. Nella pagina inferiore il verde è leggermente più chiaro. Nel linguaggio dei fiori, l’edera è il simbolo della fedeltà: nell’antica Grecia, per questo motivo, i giovani sposi ricevevano in dono ghirlande di foglie d’edera con le quali venivano incoronati durante la cerimonia nuziale.

È una delle specie nelle quali si può osservare il fenomeno dell’eterofillìa, vale a dire la presenza di foglie di forma diversa in diverse parti della stessa pianta.

Flora e vegetazione del Salento: L’edera - Corriere Salentino
Foto Giulio Rugge

Le foglie dei rami giovani, infatti, sono striscianti sul terreno o rampicanti sulla parte bassa dei tronchi, hanno una forma palmatolobata, mentre sui rami posti più in alto, a diretto contatto con i raggi solari, che sono i rami che portano i fiori, le foglie sono romboidali. Si dice che questi ultimi sono i rami fioriferi.

I fiori sono ermafroditi, con calice e corolla pentameri, riuniti in ombrelle sferiche di circa 10÷50 elementi.

I frutti simili a bacche, sono globosi di colore nero a maturazione lungamente peduncolati e riuniti in formazioni sferiche. Lunghi 6-8 mm, maturano in autunno. Sono velenosi e nell’uomo, provocano convulsioni e vomito, ma vengono utilizzati dagli uccelli come fonte trofica. Rappresentano infatti un provvidenziale nutrimento invernale per molti animali, tra cui i tordi.

Pianta con portamento rampicante, legnosa, i cui fusti hanno molte radici fibrose, aderenti e adesive, che le consentono di aggrapparsi e salire.

Può raggiungere i 30 metri di lunghezza.

È una pianta ubiquitaria, facilmente riscontrabile in tutti gli ambienti, prediligendo quelli umidi.

Flora e vegetazione del Salento: L’edera - Corriere SalentinoSi sviluppa lungo i fusti e i rami delle latifoglie ma anche di aghifoglie, non disdegna pali, muri, ruderi. Può divenire tappezzante nelle radure dei boschi. La specie non rappresenta un pericolo per l’albero sul quale si avvolge finché lo stesso ha la possibilità di poter effettuare regolarmente la sua fotosintesi, anzi alcuni studi riportano che si stabilisca un rapporto di scambio tra le due piante.

Erroneamente viene considerata parassita ma l’edera svolge autonomamente la sua fotosintesi e le sue radici servono solo per ancorarsi alla pianta che la ospita.

Viene usata in fitoterapia per numerose preparazioni, ad esempio pomate e unguenti per la cicatrizzazione di piaghe e ferite ed è utile contro i funghi dello strato superficiale della pelle.

Flora e vegetazione del Salento: L’edera - Corriere Salentino
Foto Giulio Rugge

In effetti al suo interno sono presenti numerose sostanze quali saponine, flavonoidi, ederina, tannino, acido ederico, formico, caffeico, malico, rutina, scopolina, carotene, colesterina, ossalato di calcio, tocoferolo, sali minerali. Nelle foglie sono presenti estrogeni.

Viene anche usata in medicina in quanto ha proprietà farmaceutiche: sedative, espettoranti, febbrifughe, antinevralgiche, analgesiche. Per uso esterno: nevralgie, mal di denti, scottature, verruche. Parti utilizzate sono le foglie.



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