Sorsi di benessere: gemmoterapia e infusi alleati della salute – DiLei Benessere

Utilizzare i tessuti vegetali embrionali, come gemme o giovani germogli, per trattare disturbi diversi o per il mantenimento del benessere: è la gemmoterapia, una branca della fitoterapia ideata dal prof. Georges Netien e successivamente ripresa e sviluppata dal medico belga Pol Henry, che per primo si dedicò allo studio e alla sperimentazione dei gemmoderivati. “Il vero futuro della fitoterapia – spiega Angelica Amodei, autrice del libro ‘Altri sorsi di benessere’ (OverEdizioni) in cui, con l’aiuto di esperti del panorama scientifico nazionale, fornisce ricette e curiosità per migliorare la nostra salute attraverso l’uso di succhi, frullati, tisane e centrifugati preparati con ingredienti naturali”. La novità sperimentata da Angelica Amodei è quella di unire i gemmoderivati ai succhi o altre bevande per potenziare gli effetti. 

I benefici per il benessere 

“La gemmoterapia – continua l’esperta – aiuta a ridare un equilibrio a tutto l’organismo. Se la fitoterapia utilizza foglie, radici fiori, cortecce… la gemmoterapia, invece, parte dal seme o dai primi germogli o comunque dalla pianta ancora minuscola, appena sbocciata. Nei tessuti in accrescimento troviamo grandi quantità di acidi nucleici, minerali, vitamine, enzimi, oligoelementi, fattori di crescita, ormoni vegetali. Questa terapia utilizza i tessuti di alberi e arbusti conservati in soluzione di acqua alcol e glicerina, ma sono disponibili anche senza alcol per uso pediatrico o persone astemie. Ciascuno dovrebbe imparare, grazie all’ausilio di un medico e in base alle proprie personali necessità, i gemmoderivati più adatti al proprio organismo”. Perché le azioni benefiche sono tantissime.

“Se abbiamo un’alimentazione sregolata, per esempio – suggerisce Angelica Amodei nel suo libro – il rosmarino officinalis si rivela un alleato del benessere del fegato e, indirettamente, anche dell’intestino. Utile in chi spesso segue una dieta troppo ricca in grassi o di cosiddetti cibi spazzatura”. 

Alleate del sistema immunitario

Nel periodo invernale, poi, alcune gemme possono aiutare a sostenere le difese immunitarie. Le gemme di ribes nigrum sono per esempio un tonico generale per l’organismo e migliorano la resistenza alla fatica e al freddo sostenendo anche le nostre difese immunitarie. E a proposito di difese immunitarie, alla rosa canina spetta il posto d’onore tra i rimedi naturali dell’inverno. “Appartiene alla famiglia delle rosacee e ha proprietà antinfiammatorie. È stato dimostrato che contiene addirittura fino a 100 volte più vitamina C rispetto alle arance. Possiamo aggiungere il gemmoderivato di questa pianta a una tisana oppure tritare con un mixer le bacche secche fino a ridurle in polvere e poi aggiungerne un cucchiaino alle nostre preparazioni naturali”.

Ansia e stress migliorano con ficus e tiglio

Anche l’ansia e i disturbi psicosomatici possono essere mitigati con i gemmoderivati. “Come spiega nel mio libro il prof. Antonio Colasanti, docente di farmacologia presso l’Università La Sapienza di Roma – dice Angelica Amodei – quelli di ficus aiutano a riequilibrare i ritmi biologici, quando questi sono alterati da situazioni di stress, vita frenetica, situazioni di tensioni emotive. Colite, gastriti, colon irritabile causati da uno stato di malessere psichico, quindi, possono essere alleviati con il ficus”. Azione ansiolitica che può essere migliorata anche con il tiglio, che agisce sugli stati di ansia, alleviandoli in maniera naturale, e favorisce il riposo notturno”, sottolinea l’autrice.

Un esempio? “Per una buona qualità del sonno possiamo farci preparare dal nostro erborista di fiducia un mix di erbe naturali realizzato con 20 g di fiori d’arancio, 20 g di passiflora, 20 g di fiori di tiglio, 20 g di biancospino e 20 di melissa. Versiamone un cucchiaio in 250 ml di acqua calda e lasciamo in infusione per 15-20 minuti. Possiamo unire 30 gocce di Tilia tormentosa alla tisana già tiepida per ottenere un affetto maggiormente rilassante”. 

 Come utilizzare i gemmoderivati

Possiamo dunque unire il gemmoderivato a tisane, succhi di frutta o verdure fresche, per ottenere un effetto ancor più benefico. Ma come si calcola la posologia di uno gemmoderivato? “Normalmente – spiega l’autrice – si conta 1 goccia per chilo di peso. Non ci sono controindicazioni, né effetti collaterali. Come in ogni cosa è importante, però, sottolineare la costanza. Gli aiuti dalla natura sull’organismo arrivano quando lo si aiuta con regolarità”. 



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