La lavorazione della terracotta,antica e affascinante

La lavorazione della terracotta, antica e affascinante

La terracotta è un materiale ceramico che si ottiene dalle comuni argille che contengono ossidi di ferro. Questa, potrebbe essere in estrema sintesi, la risposta a cosa è la lavorazione terracotta. Seppure a livello di semantica la definizione possa risultare idonea, nella realtà non esplica, nella dovuta maniera, tutta la bellezza e il potenziale espresso dalla terracotta.ceramic-3050615_1920

Un valore che può essere, infatti, meramente artistico quanto derivante dall’utilizzo quotidiano. Non a caso, opportunamente lavorata e cotta, la terracotta offre un vasto panorama di opere e di materiali che possono prendere vita e condurci in un antico e affascinante mondo.garden-fence-3630253_1920

Come si lavora la terracotta

Se come occorrente base per lavorare la terracotta si può ricordare, per esempio, una base rotante, delle spatole e un forno elettrico, in senso più lato, il come si lavora la terracotta ingloba numerose e diverse tipologie di lavorazione. Vediamone alcune.

· Lavorazione a Colombino

Tra le varie tipologie di lavorazione, senza dubbio, quella nota come lavorazione a Colombino è tra quelle più antiche e maggiormente caratteristiche.

· Lavorazione a pressionejugs-64975_1920

Questa tipologia di lavorazione della terracotta, prevede che si vada a prendere una certa quantità di argilla e, quindi, per darle la forma che si desidera, la si lavori a pressione.

· Lavorazione a sfoglia

In linea generale, questa tipologia di lavorazione è in gran parte utilizzata per la realizzazione di stupendi vasi.

Come si cuoce la terracotta

Tanto è importante la lavorazione della terracotta, quanto risulta essere fondamentale il conoscere come si cuoce la terracotta. Difatti, per acquistare durezza e, perciò poter sfidare i secoli, un qualsiasi tipo di lavoro di argilla ha assoluta necessità di venire cotto.

Anche se oggi come oggi, la cottura della terracotta viene ad essere eseguita andando ad impiegare degli utili forni elettrici, sussistono ancora delle metodologie artigianali nella cottura della terracotta. Metodi antichi che richiedono una dovuta prudenza e una assoluta accortezza. Comunque, al di là della scelta, nel cuocere la terracotta, vi è un fondamentale presupposto che non può essere dimenticato. Infatti, l’argilla ha necessita di essere ben asciutta prima di cuocerla. Se non ci si attiene in maniera scrupolosa a questa regola di base, si andranno a creare delle pericolose fenditure che, oltretutto, non sono di certo molto piacevoli a vedersi.

Altro aspetto da prendere in considerazione e che, a secondo la tipologia di argilla, la cottura dovrà avere una diversa temperatura. In generale, si può ricordare che la più comune argilla ha necessità di una cottura che presenti una temperatura che può essere tra i novecento gradi e i mille gradi.

Diverso discorso, invece, se si tratta di argilla refrattaria. In questo caso, si dovrà aumentare la temperatura di cottura in un range che va dai 1250 gradi e i 1300 gradi. Di norma, per una stabile e sicura temperatura sono necessarie oltre otto ore di cottura.

È, poi, da rammentare che quanto si è prodotto con la terracotta, deve raffreddarsi in maniera lenta, onde evitare che i grandi sbalzi lo vadano a rovinare.

Che oggetti si creano con la terracotta?

Gli oggetti che si possono creare con la terracotta sono un vero e proprio universo. Di fatti, la si può trovare utilizzata per “creare” tegole, mattoni e altro materiale edilizio, ma, anche con intenti e forme più espressamente artistiche, senza, poi, dimenticare che tra gli oggetti che si possono creare con la terracotta troviamo i vasellami e una infinità di altri oggetti dall’utilizzo prettamente domestico.clay-pot-622750_1920

Nata come una delle prime industrie umane, la produzione di terracotta affonda, quindi, le proprie storiche radici molto in profondità. La terracotta vide in Mesopotamia un suo largo utilizzo per creare rilievi, sarcofagi, statuette e mobili, mentre, le testimonianze riportate alla luce in Siria, hanno messo in rilievo l’eclettico stile fenicio.

In Etruria venne adoperata largamente per decorare templi con cornici, lastre di rivestimento, acroteri e antefisse, ma, anche per ritratti, statue, sarcofagi, urnette e, ovviamente, decorazione dei templi. Tanto in Sicilia quanto nella Magna Grecia la creazione di oggetti in terracotta ebbe un rilevante impulso. Non a caso, tutto il periodo ellenistico, vide una proliferazione di stupende creazioni di statue votive e acroteriali, antefisse e molto altro.vases-3486434_1920

Ma oltre che come mezzo per esaltare il gusto della decorazione, la terracotta, ancora oggi, è protagonista per creare tazze, pentole e altri vari contenitori, come pure, per coperture dei tetti come, per esempio, i classici coppi.

In conclusione, seppure la tradizionale lavorazione dell’argilla, nel nostro tempo, è supportata da una produzione basata sulla più moderna tecnologia, il suo fascino e la sua eleganza restano intatti.Qui a fianco un bel video 

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